Sinonimi: Morbo di Unma, eczema disseborroico.
Si tratta di una dermatosi infiammatoria eczematosa caratterizzata da chiazze eritemato-squamose (con forfora) a margini netti, localizzate in aree ricche di ghiandole sebacee. Può localizzarsi in varie regioni del corpo come tronco e regione prosternale, ma le sedi di elezione sono il cuoio capelluto, le sopracciglia, i solchi naso-genieni e la zona del mento.
Colpisce l’1-3 % della popolazione e si manifesta più frequentemente negli individui maschi di mezza età.
Il quadro è sostenuto dall’azione degli ormoni androgeni sulle ghiandole sebacee, probabilmente associata ad una loro alterata utilizzazione.
Clinicamente la malattia comprende un notevole numero di varianti: eczema seborroico localizzato, eczematide seborroico, eczema seborroico “sebostatico” del cuoio capelluto, eczema seborroico intertriginoso (ascelle ed inguine).
In tutte le forme cliniche la malattia ha un decorso cronico e recidiva dopo la terapia.
La diagnosi differenziale va fatta con la psoriasi volgare e, nelle localizzazioni intertriginose, con la candidosi.
La terapia deve essere sia locale che generale: creme ad attività antimicotica e, nelle forme generalizzate, ketoconazolo per via orale.
Il trattamento cosmetologico a base di fitoestratti, vitamina E, acidi grassi insaturi, biotina ed altre sostanze seboregolatrici dev’essere sempre associato alla terapia farmacologica, unitamente alla detersione della cute con sostanze ad effetto moderatamente cheratolitico e ad una corretta fotoprotezione.
Tra le terapie della dermatite seborroica va considerato il ruolo che la Luce pulsata (IPL) ha acquisito negli ultimi anni: i progressi tecnologici in questo settore hanno infatti portato la luce pulsata ad essere il “gold standard” nella terapia di questa malattia.